CommenTANGO

Aneddoti di tango vissuto - ​“Come una gatta”

di Giordano Ricciardi

Li vidi ballare, la prima volta in milonga, esprimevano un ballo elegante, passionale, dinamico, pulito....decisi subito che volevo imparare da loro. Non persi tempo, la sera stessa fissai una classe.

Andai alla prima lezione e lui mi chiese di fargli vedere come camminavo. Dopo pochi passi in avanti esclamò “perché cammini così, sei una gatta?” Perché stavo cercavo il pavimento con la punta. E continuò “il tango è un ballo da uomini, non da gatte”. 

Io che avevo visto grandi maestri camminare cercando il pavimento in quella maniera chiesi un approfondimento. Lui mi disse “se balli in scena, in teatro devi spingere, allungare ed allora hai bisogno anche di quel tipo di passo, ma adesso tu devi costruire il tuo ballo da milonga, balla da uomo non da gatta”... (gamba forte “colonna portante” leggerezza, gamba debole “movimento” morbidezza) Dovrai trovare la reciprocità tra il ginocchio e la caviglia, dovrai sviluppare densità di passo...” 

Mi fu solo chiaro che non sarebbe stato semplice, ma altresì molto molto interessante e formativo.

Quella lezione segnò il cammino sulla strada della consapevolezza.