CommenTANGO

Aneddoti di Tango Vissuto - LA RONDA

di Giordano Ricciardi

Era l’ottobre 2001, il mio primo viaggio a Buenos Aires. Ero al mio quarto anno di tango (ma era il mio nono anno da insegnante di ballo e ventiquattresimo di ballo da allievo).

Mi portano in milonga dopo un po’ prendo coraggio e scendo in pista. Mi metto in prima ronda, faccio il primo passo, apro laterale per andare in salida e.....colpisco qualcuno, sento questo adirato che grida (hijo de puta caracho). Mi pietrifico e rimango incastrato tra la prima ronda, che nel frattempo stava avanzando e la seconda ronda che stavo bloccando. Cerco di andare al centro per non esser di intralcio e appena la musica termina e tutti si mettono a parlare (chamuyar, con largo uso di Piropos), trovo una via di fuga ed esco portando a sedere la donna che per fortuna conoscevo. 

Rimasi tutta la notte fermo a guardare e cercare di capire, ma non riconoscevo il modo di ballare di chi era in pista con quello che mi avevano insegnato. Capii che non si apre laterale per partire e neppure indietro ma si parte in avanti o con un piccolissimo passo laterale a destra o a sinistra, quasi un cambio di peso. La sera dopo mi portano a cena al teatro Esquina Gardel all’Abasto. Ceniamo, poi si spengono le luci ed inizia lo spettacolo. Dai primi passi riconosco ciò che stavo studiando, potrei dare un nome a quasi tutti i passi che stavo vedendo. Lí capii che non c’è un solo tipo di tango come i più vogliono farci intendere.

C’è un tango da Milonga ed un tango da scena, da teatro, per fare esibizione. Iniziai a separare ciò che studiavo e continuai a studiare per fare esibizioni (ho ballato in teatro fino al 2006) ma iniziai a studiare per ballare in milonga. Ho impiegato tre anni per riuscire a ballare in prima ronda e non essere sputato al centro o non prendermi gabbie da parte di chi mi seguiva. Il mio obbiettivo era quello di riuscire a mimetizzarmi in prima ronda nelle varie milonga di Buenos Aires e nel 2004 ci riuscii era il mio quarto viaggio.