In una delle tante lezioni prese, un vecchio maestro mi disse: ”ti faccio fare un esercizio. Da you tube scarica una ventina di video di esibizioni. Di viejos Milongueros, di giovani performer, che ballano ogni stile su orchestre e periodi musicali diversi. Guardali uno alla volta con calma e di ognuno scrivi una recensione, se ti piace o meno, cosa ti piace e cosa meno. Cataloga tutto e dimenticateli. Dopo 6 mesi fai la stessa cosa, guarda e scrivi di nuovo, senza guardare ciò che avevi scritto la volta precedente. Dopo aver finito, confronta ciò che hai scritto l’ultima volta con ciò che avevi scritto precedentemente. Se sono fotocopia... Avrò fallito e sarà giusto che tu cambi maestro, perché non ti avrò fatto progredire, non ti avrò fatto aumentare nella consapevolezza.”
“Ricorda che il viaggio nella consapevolezza é il viaggio più importante che dovrai fare e dovrà essere una scala che non finisce mai. Non smettere mai di fare questo esercizio”
Aveva ragione ogni volta che arrivavo su un pianerottolo, conquistato con tempo e sudore, ripartiva un altro pezzo di scala, si spostava il traguardo, i miei occhi vedevano oltre, le mie orecchie sentivano cose che prima non riuscivano a sentire.
Oggi sorrido perché so che le mie orecchie continueranno ad esser stupite così come i miei occhi, ed ogni giorno é buono per continuare ad imparare, ogni giorno é buono per emozionarmi ancora.