CommenTANGO

La smirada

di Marica Cavallo

Seduta sulla mia sedia di legno bianca, ascolto la cortina e inizio a guardarmi intorno in attesa della nuova tanda.Nella mia testa i soliti pensieri arruffati. Uno su tutti ha la meglio. Ho voglia di ballare. Cerco con gli occhi uno sguardo conosciuto. La confort zone è rassicurante soprattutto quando sei appena arrivata in milonga.

Prime note del primo dei quattro tanghi. Molti sono ancora seduti. Alcune coppie iniziano a formarsi. Continuo a guardarmi intorno un po' spaesata. Ormai la pista è quasi piena. Niente, sto giro è andato male. Peccato. Sta per finire il primo brano... Forse c'è ancora speranza... 

Un cavaliere, seduto dalla parte opposta della sala, guarda dritto verso di me. Intanto, in pista, alcune coppie volteggiano seguendo la ronda, noncuranti di me e del mio invito. Non demordo, mi sporgo leggermente a sinistra e tra un ocho indietro, un giro e una camminata, sorrido e annuisco all'uomo che continua a guardarmi. È andata! Ha visto la mia risposta! Si è alzato! Sono felice di ballare con questo tanguero sconosciuto, anche se un leader nuovo è sempre un'incognita. Lui si avvicina a passi decisi costeggiando le sedie vuote. 

Camicia chiara e pantalone elegante largo. L'abbigliamento promette bene. Man mano che si avvicina noto qualcosa di strano. Quasi impercettibile, ma strano. Guarda me, ma non guarda me... Eppure ci sono solo io... Mi guardo intorno per essere sicura che la mirada fosse indirizzata proprio a me, le sedie accanto sono vuote. Nessuna altra dama, né a destra né a sinistra. Continuo a stare seduta, come mi è stato detto più volte a lezione "finché il cavaliere non è arrivato, non vi muovete". Intanto lo seguo con gli occhi e lui continua a guardare nella mia direzione. 

È ormai a pochi passi. Io continuo a fissarlo, ma il mio sorriso si è lentamente trasformato in un punto di domanda. Ed ecco la risposta:una dama, in piedi, dietro la mia sedia di legno bianca, mi si piazza davanti e mi soffia il cavaliere da sotto il naso, anzi, da dietro la nuca è il caso di dire. Anche a lei è stato insegnato "finché il cavaliere non è arrivato..."

Amen. 

Svelato l'arcano. È ora di andare ad affogare i dispiaceri al bar. Se non ballo, almeno mi idrato, in previsione delle prossime tande che sicuramente ballerò.