CommenTANGO

Scambio di passaggi

di Marica Cavallo

Era il 2014 credo. Dopo qualche anno di tango nelle solite milonghe abbiamo sentito il bisogno di espatriare. Organizziamo la nostra prima gita fuori porta... decidiamo come, dove, quando, perché e.... si parte con tanta carica e tante aspettative! Destinazione Genova!!! Arriviamo dopo circa due ore di auto con sottofondo musicale rigorosamente tanguero. 

È la prima volta che andiamo alla milonga Brava. Non conosciamo neanche troppo bene Genova quindi ci affidiamo al navigatore. Arriviamo al n. 10 della via interessata e troviamo la strada interrotta per lavori... noi dobbiamo arrivare al 108... Non c'è modo di proseguire con l'auto e quindi prendiamo le scarpette e ci incamminiamo per la salita. Pochi passi e incontriamo Matteo. Ha un piccolo trolley e una sagoma nera contenente una chitarra: "Scusate sapete dov'è la milonga Brava?" Facciamo una cinquantina di metri tutti rigorosamente in salita e vediamo un uomo che con il telecomando a distanza apre la sua auto parcheggiata sul ciglio della strada. Chiediamo informazioni per raggiungere il 108. Ci guarda un attimo, un po' stupito, evidentemente era cosciente della distanza e del fatto che noi invece non lo fossimo. Gentilmente risponde: "Io sto andando al 104 volete un passaggio?" Arriviamo in milonga dopo circa 10 minuti di curve e tornanti. Probabilmente a piedi saremmo arrivati a milonga terminata.

Serata splendida, ottimo livello e musica dal vivo proveniente dalla chitarra del compagno di pellegrinaggio Matteo.

Durante la serata Walter, un tanguero del posto, ascoltando la nostra avventura si offre volontario x riaccompagnarci all'auto. Con tanta gratitudine ovviamente accettiamo. Appena arrivati alla sua auto, però ci attende un'aspra sorpresa. La ruota anteriore destra è parecchio accartocciata sul paraurti!Se avessi avuto un drone per fotografare dall'alto, avrei ripreso un auto con la forma di un pentagono scaleno. Tanta solidarietà a Walter per quella triste scoperta. Gli uomini tentano di raddrizzare la lamiera, la ruota e infine di spostare l'auto.Io con i miei stivaletti scamosciati contenenti i piedi doloranti a causa delle varie tande sui tacchi, mi limito a fare luce col cellulare. Dopo mezz'oretta circa, gettano la spugna avviliti. Niente da fare, serve il carro attrezzi. Nel frattempo anche altri tangueri indigeni si erano fermati per aiutare Walter. Quest'ultimo ci affida ad un suo conoscente che ci scorta fino al n. 10 della via. 

Salutiamo Matteo e salendo finalmente sulla nostra auto pensiamo:"Che seratina... ora non dovrebbe più accadere nulla."E invece no. Tappa caffè in autogrill, paghiamo, usciamo e appena richiuse le porte scorrevoli dietro di noi, ci fermano 2 ragazzi sui 25-30 anni: "Scusate... Eravamo su un pulman x un addio al celibato... Siamo andati in bagno un attimo... E il pulman è partito.... Ci dareste un passaggio fino al prossimo autogrill?" Potevamo dire di no? Carichiamo i due ragazzi e tra mille risate rientriamo finalmente a casa!