Dumfries mostra uno striscione contro Theo dal pullman nerazzurro: il video
CommenTANGO domenica 10 dicembre 2023 ore 19:23
La spallina e la forza di gravità
di Marica Cavallo
. — Il primo tango mi ha immediatamente messo di fronte all'errore commesso durante i preparativi per la serata: un abito aderente, semplice, molto carino, off shoulder (che vuol dire spalle scoperte, ma è il primo aneddoto che scrivo e voglio fare bella figura
). Un abito che non indosso da un po' (ed ora ricordo il perché).
Mirada y cabaceo andati a buon fine e pertanto ecco che un ottimo tanguero si avvicina. È la seconda volta che ballo con lui. So che è uno di quei leader che non ti permette distrazioni per la sua bravura, per il comando preciso e gentile, per la sua stravaganza imprevedibile che ti obbliga ad uscire dagli schemi. Insomma tutti i migliori presupposti per un idilliaco quarto d'ora.
Siamo uno di fronte all'altro, lui attende il mio abbraccio, io mi avvicino, un respiro, e si parte con i primi passi ed ecco il drammatico disagio: la spallina destra del mio bell'abito scivola minacciosa verso il braccio, si ferma in bilico proprio sul culmine della spalla. Così piccola e insignificante, quanto può essere importante una spallina? Poco direi, a primo acchito. La realtà, però, mi obbliga a fare i conti con il valore di questi 20 cm di stoffa, senza i quali tutto (o almeno parte) del vestito scivolerebbe dove non dovrebbe scivolare. Managgia a Newton e alle spalline, a no era la mela... Ma il principio è sempre lo stesso
.
E quindi? Mi ritrovo con la musica nelle orecchie, il busto e le gambe che seguono le indicazioni del compagno di viaggio e il braccio destro in tensione... Cadrà? Forse regge? Se tengo su la spalla dovrebbe tenere... Ma dopo poco... Inesorabilmente... La spallina cade. Con la velocità di speedy Gonzales libero la mano destra dall'abbraccio tanguero e recupero la maledetta che era già a metà strada verso il gomito e la rimetto al suo posto, sulla spalla, vicino al collo. Molto vicino al collo. Più vicino possibile al collo. Avessi avuto un piercing, sicuramente, lo avrei usato per bloccare la subdola e insubordinata striscia di scivolosa stoffa. Quest'ultima, quasi avesse preso la rincorsa, complice la curva fisiologica del collo, dopo neppure 30 secondi ritorna nella posizione in bilico.In quel preciso punto che ti fa capire chi ha il coltello dalla parte del manico.
Il mio cavaliere, accortosi del disagio, cerca, alzando leggermente il braccio e la mano a contatto con la mia schiena, di bloccare la spallina ribelle. (Ebbene sì, i gentleman esistono ancora
). Intanto la musica prosegue, i tacchi seguono il ritmo, le gambe arretrano, i piedi pivotano, gli occhi chiusi per godere al massimo del momento e la spalla destra sta su, in alto, tesa come una corda di violino, ma su, il più in alto possibile.
Non mi lascerò rovinare né questo, né i prossimi tanghi. 
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI
