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CommenTANGO mercoledì 10 gennaio 2024 ore 08:19
Pista piena
di Marica Cavallo
. — Se ripenso alle mie serate tanguere, mi accorgo di quanto gli aneddoti per me più emozionanti siano accaduti all'inizio di questa avventura. Piccole situazioni, frasi, atteggiamenti... ora mi fanno sorridere, ma all'epoca mi procuravano batticuori, grande felicità, stati di euforia pura.
Ricordo una serata in un'elegante milonga con parquet in legno, ormai chiusa da qualche anno. Il locale era pienissimo e un'orchestra suonava dal vivo. In quel periodo c'era una sola milonga aperta il weekend, massimo due, quindi era facile trovare piste imballate. L'orchestra era sicuramente un ottimo richiamo. Eravamo 4 amiche quella sera, e trovammo due sole sedie, neanche in prima fila. Le altre ragazze, più esperte, erano un po' preoccupate. Temevano di non riuscire a ballare o di non divertirsi.
Io vivevo ancora la fase in cui anche solo guardare, osservare, ascoltare era entusiasmante. Quella sera, mi ero tranquillamente rassegnata a fare tappezzeria appoggiata al muro. Andavo a sedermi quando le coppie di ballerini si formavano per abbracciarsi in pista, lasciando la seduta libera. Inaspettatamente, a metà serata circa, venne ad invitarmi quello che ancora oggi considero uno dei miei leader preferiti.
Comando fantasioso e molto preciso, al punto che i miei piedi sapevano cosa fare anche se la mia testa brancolava nel buio. Per me era una magia. Sicuramente sbagliavo o non capivo tutto quello che mi proponeva, ma non importava. Spesso mi domandavo per quale motivo venisse ad invitare proprio me, acerba e inesperta. Mi rispondevo che probabilmente faceva beneficienza e ne approfittavo spudoratamente.
Con il cuore in gola per la gioia, mi alzai come una saetta e mi ritrovai in un abbraccio super milonghero. Prima di iniziare, il mio esperto tanguero mi sussurrò: "Pista piena. Questo significa volei raso terra e niente fiocchi. Me lo prometti?"
Accolsi con grande riconoscenza quella richiesta che in realtà era un saggio insegnamento che sfrutto ancora oggi. Concludemmo vittoriosamente la tanda senza alcun incidente, né subìto né causato.
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